Lo ha fatto perché si identifica? «Molto. Sono cresciuto all'aperto, nel grande ranch che mio papà possiede in California del Nord. Ho cominciato ad andare a cavallo da piccolissimo. Ma mi sento anche cowboy dentro: credo che essere old school abbia un certo je ne sais quoi, e tra i miei amici sono famoso per non sapere nulla delle canzoni del momento. Mi piacciono il blues e il country: i classici, e non solo nella musica. Amo i valori tradizionali, non mi piace chi guarda il cellulare durante una cena: quando devo contattare un amico io lo chiamo al telefono, mica gli mando un messaggio». Però twitta... «Per forza: bisogna essere visibili e il rapporto con i fan è fondamentale, vivo un'epoca diversa da quella in cui si è sviluppata la carriera di mio padre. Ma se facessi un altro lavoro non credo proprio che sarei sui social». Se non fosse diventato attore, che cosa le sarebbe piaciuto fare? «Probabilmente il pompiere, o uno qualsiasi dei tanti lavori manuali che ho fatto da ragazzo per sbarcare il lunario.
Instagram E' bastato un servizio fotografico per il numero di Ottobre 2013 del magazine statunitense Town & Country per accendere improvvisamente i riflettori su Scott Eastwood, 27enne figlio del leggendario Clint e di Jacelyn Reeves. Il ragazzo, identico al padre, ha vissuto tutti questi anni praticamente nell'ombra: "Le persone pensavano che per me fosse tutto facile - dice Scott - Ma non è stato così: ho sgobbato per conto mio". Scott Eastwood, il figlio di Clint Eastwood Clint lo ha aiutato come ha potuto, regalandogli qualche fotogramma in film come Gran Torino e Invictus, ma non gli ha mai spianato la strada. Tant'è vero che nei titoli di coda delle pellicole dirette dal "vecchio" Eastwood il ragazzo compare come Scott Reeves. Quest'anno per il giovane attore cresciuto alle Hawaii arriverà finalmente la grande occasione: avrà un ruolo in Fury, un film che racconterà la missione eroica di alcuni soldati americani nella Germania nazista della Seconda Guerra mondiale. Anche Brad Pitt e Shia La Beouf faranno parte del cast.
Se vuoi rimanere aggiornato giorno per giorno su tutte le notizie della categoria gossip, CLICCA QUI! Irina Shayk con il figlio di Clint Eastwood: ecco il retroscena A svelare questo retroscena misterioso è Dagospia, secondo il quale la modella ed ex compagna di Brandon Cooper avrebbe ora una relazione con Scott Eastwood, figlio del celebre attore. Anche se manca l'ufficialità, secondo il mondo del gossip la coppia sarebbe reale, e non solo. Nonostante i primi pettegolezzi fossero ricaduti su Lady Gaga, ora questo risvolto porta a pensare che invece potrebbe essere stata la Shayk ad aver iniziato una nuova storia già in precedenza, e che si sia vista costretta a chiudere definitivamente con Cooper. Non ci resta altro da fare se non restare a vedere.. è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI LEGGI ANCHE: Cooper e Shayk, la loro storia è finita: ecco perché Lady Gaga e Bradley Cooper: l'affronto ad Irina Shayk Bradley Cooper chi è: età, altezza, carriera, vita privata e Instagram
Il 31 maggio 1930 a San Francisco Clinton Eastwood senior, operaio nell'acciaio e lavorante a cottimo in mezzo West dopo la grande depressione, vedevenire alla luce il figlio Clint Eastwood, oggi un monumento coi suoi 90 anni. Il ragazzo cresce errabondo (cambierà 10 scuole in 10 anni) e resta in California quando i suoi vanno a vivere in Texas. "Parlavo poco - racconterà - vivevo in un mondo tutto mio e l'unica cosa che mi appassionava era la musica". In verità anche i serpenti (da ragazzo ne aveva 13 in casa) e la recitazione con cui conquistava le ragazze. Con la voglia di emergere, lo sguardo magnetico e l'andatura dinoccolata copiata dal suo idolo Gary Cooper riuscì a strappare piccole parti nei B-Movies degli anni '50; poi divenne protagonista del serial "Gli uomini della prateria" che decollava sulla CBS nel 1959. Sul set rubava i segreti del mestiere e in tv divenne presto popolare. Il personaggio di Leo Di Caprio in "C'era una volta a Hollywood" di Tarantino è un omaggio intinto nel veleno a quel periodo della sua carriera, giacché fu allora che il suo agente gli propose il copione di "Per un pugno di dollari" (1964).
È anche quello per cui ho studiato: mi sono diplomata in Business administration e fashion design alla University of Southern California. Chi è il suo stilista preferito? Ho un'ossessione per Yves Saint Laurent. E adoro tutto ciò che ha a che fare con accessori, scarpe e borse. Colleziona qualcosa in particolare? Ho centinaia di pullover, chi mi conosce bene mi chiama «la ragazza col maglione». Chi è la sua attrice preferita? Direi Audrey Hepburn, una donna che ha saputo realizzare i suoi sogni e che ha dedicato la vita al cinema e alla beneficenza. In futuro mi vedo un po' come lei. Lei è cresciuta in una famiglia allargata. Com'è stata la sua infanzia? Ottima. Anche se ho ben sei fratellastri: i miei si sono separati quando ero bambina, e quindi ho vissuto molto da sola con mamma. Clint ha nuovamente concluso un matrimonio, il secondo. Che effetto fa? Rispetto mio padre in tutto quello che fa. Anche se ha 80 anni e passa ha sempre un animo giovane, e non è certo uno che si lascia vivere, anzi.